Le centrali idroelettriche lungo il medio corso del fiume Adda

Autori: Giacomo Colasurdo, Alice Perego, Francesca Tria

Sul finire dell’Ottocento, al fine di sfruttare la forza delle acque del fiume Adda, nacquero numerose centrali idroelettriche che poi divennero il motore dell’economia lombarda all’inizio del Novecento.
Tra queste, sono da ricordare le centrali nate per l’industria tessile come quelle di Fara Gera D’Adda (1895), Crespi D’Adda (1909) e Cassano D’Adda (1928).

Centrale idroelettrica Bertini a Porto d'Adda

Il primo progetto di sfruttamento delle rapide di Paderno risale al 1888 ad opera di Enrico Carli e Paolo Milani, ma la centrale deve il suo nome all’ingegnere Angelo Bertini, direttore generale della società Edison tra il 1898 e il 1915. I lavori di costruzione durarono due anni a partire dal 1896 e il 28 settembre 1898 la centrale, situata sulla riva destra dell’Adda a Porto d’Adda, frazione di Cornate d’Adda, entrò in attività, con lo scopo di elettrificare la rete tramviaria milanese. L’inaugurazione della prima centrale idroelettrica segnò l’ingresso di Milano fra le città industriali, rendendola una delle prime città con una rete elettrica e in grado quindi di alimentare i primi tram elettrici.
L’impianto, nel corso dei primi anni di attività, conseguì alcuni record tecnologici: divenne la più potente centrale idroelettrica europea con i suoi 9500 kW e seconda nel mondo solo a quella delle Cascate del Niagara.
La costruzione della centrale va attribuita all’ingegnere Cesare Cipolletti, che unì motivi classicheggianti a decorazioni dello stile eclettico, in un edificio realizzato in ceppo dell’Adda, la caratteristica pietra locale costituita dai depositi fluviali arrotondati e di dimensioni variabili.

Centrale idroelettrica Taccani a Trezzo sull'Adda

Nel 1904 Cristoforo Benigno Crespi (1833-1920), diede inizio ai lavori per la costruzione della centrale idroelettrica di Trezzo sull’Adda, situata sulla sponda destra dell’Adda, oggi all’interno dell’omonimo parco.
La centrale venne inaugurata nel 1906 e con le sue dodici turbine diede energia allo stabilimento di Crespi e ai paesi limitrofi. Il direttore dei lavori di questo impianto idroelettrico fu, per un certo periodo, Alessandro Taccani (1876-1947), da cui la fabbrica successivamente prese la sua attuale denominazione.
Quando fu costruita la centrale comprendeva, oltre alla sezione idroelettrica, che forniva una potenza di 1000 kW, anche una sezione termoelettrica con una potenza di 4000 kW.
In ambito architettonico, il progettista Gaetano Moretti (1860-1938), architetto e rinomato sostenitore di una corrente architettonica basata sul Modernismo, costruì, utilizzando come materiale il ceppo dell’Adda, un’opera di grande armonia compositiva, perfettamente integrata nell’ambiente fluviale circostante e con i ruderi del castello medievale che sorge lì accanto.
Tutt’ora la centrale è operativa sotto la gestione dell’Enel e l’energia media prodotta si aggira intorno ai 65 milioni di kWh, sufficiente al fabbisogno annuo di oltre 24.000 famiglie.

Centrale idroelettrica Esterle a Cornate d'Adda

Iniziata a costruire nel 1906 dalla società energetica Edison al fine di trovare nuove forme di approvvigionamento lungo l’Adda, la centrale entrò in funzione nel maggio 1914. Situata sulla sponda destra del fiume Adda e 500 metri più a valle rispetto alla centrale Bertini, fu dedicata alla memoria di Carlo Esterle, consigliere delegato dell’azienda fino al 1918.
Durante la prima Guerra Mondiale, la centrale venne colpita dai bombardamenti austriaci ma i danni subiti risultarono trascurabili. A partire dal 1998 l’impianto è stato più volte rinnovato; oggi la centrale comprende una diga di 85 metri di lunghezza e offre una potenza di 30000 kW. E’ infatti la più potente delle centrali del medio corso del fiume Adda.
Esternamente appare più simile ad una villa che ad un complesso industriale: l’edificio, particolarmente noto per la sua bellezza, è stato costruito in stile eclettico lombardo con decorazioni a motivo floreale, minuziosi ornamenti geometrici ed imponenti vetrate in stile gotico.

Centrale idroelettrica Semenza a Calusco d'Adda

Al fine di soddisfare la crescita del fabbisogno elettrico, nel 1917 la compagnia Edison diede inizio ai lavori per la fabbricazione di una nuova centrale idroelettrica a Calusco d’Adda, nei pressi della diga di Robbiate, sulla sponda sinistra dell’Adda. Il progetto venne affidato all’ingegnere Guido Semenza, a cui è stata dedicata la centrale. Questa venne messa in funzione nell’agosto del 1920, vantando il titolo di centrale più potente d’Europa.
Il complesso sfrutta il dislivello di circa 9 metri tra la quota a monte e quella a valle della diga, originando una potenza di 7 MW.
A livello architettonico, la centrale è caratterizzata da cornicioni decorati, elementi in ferro battuto e portali vetrati; inoltre si sposa armoniosamente con l’ambiente circostante: ciò è stimolato dalla presenza del ceppo dell’Adda.

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